I punti di GOL: urbanistica ed edilizia

1| La regolamentazione delle attività edilizie è necessaria alla difesa dei diritti dell’individuo:
Vita (sicurezza di edifici ed impianti), Libertà (accessi e distanze), Proprietà (il mantenimento del suo valore), e Salute (impiantistica pubblica accessoria, quali impianti fognari etc.).
2| Ma tale attività non può impedire arbitrariamente l’utilizzo della proprietà privata.
Perciò:

– È necessario che il Comune, restituendo all’attività urbanistica le sue funzioni di difesa dei diritti individuali, riduca gli oneri burocratici (tempi e costi) al fine di restituire anche al cittadino la libertà edificatoria e di utilizzo della sua proprietà. Da scriversi a chiare lettere anche a Statuto.

–  È necessaria anche una condivisione di questi obiettivi, peraltro chiari anche nella convenzione europea del paesaggio, con la Soprintendenza locale per i beni architettonici, culturali e paesaggistici.

– Bisognerebbe poi azzerare gli oneri di cambio d’uso delle proprietà immobiliari. La giustificazione del carico urbanistico è fasulla, e l’unico risultato è ostacolare l’utilizzo delle unità immobiliari. E facilitare l’ottenimento delle licenze commerciali fino alla progressiva liberalizzazione delle stesse.

– Ma la chiave sta nella responsabilizzazione del funzionario tecnico nei processi autorizzativi. Discrezionalità per poter ovviare alle lacune normative, ma sorveglianza e responsabilità del suo operato. I sistemi di qualità, del resto, impongono tre firme: redazione, controllo ed approvazione.

Serata raccolta firme GOL

Ieri sera presso l’Hotel Élite di via Saffi 36 si è tenuta una serata per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione della lista civica GOL alle prossime elezioni amministrative di Bologna.

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e che stanno credendo in GOL.

I punti di GOL: scuola e reato di plagio

1| Il plagio è definibile come l’assoggettamento psicologico e culturale di personalità più deboli.

2| Il rapporto insegnante-studente è tipicamente quello tra persona autorevole e persona culturalmente e psicologicamente più debole. È quindi necessario che quest’ultimo venga protetto da influenze arbitrarie, come nei paesi civili. In Italia, invece, il reato di plagio fu così mal scritto (art. 603 cpp) che nel 1981 venne abolito. Da allora, ogni insegnante è libero di spacciare opinioni come dati di fatto ed appiccicare i propri giudizi morali a questi ed a quelli. I risultati sono evidenti.

3| È perciò necessario istituire, a Statuto del Comune, il reato di plagio educativo, così definito:

“L’insegnamento a cittadini minorenni di opinioni prospettate come dati di fatto inopinabili, oppure affiancate da giudizi morali, è un reato definito plagio educativo.
La sanzione relativa è decisa dal giudice in base a finalità di risarcimento, rimborso spese e deterrenza, ed istituisce riferimento giurisprudenziale“.

I punti di GOL: politiche fiscali

1| Esistono due tipi di tributi: le tasse e le imposte.
Le prime dovrebbero essere limitate al rimborso del costo di un ben definito servizio pubblico.
Le seconde, un prelievo generico a cui l’amministrazione pubblica può attingere per scopi qualunque avendo come unico limite il “fondo del barile”.

2| Va da se che sia auspicabile: una politica fiscale tesa alla riduzione delle imposte in favore di tasse, dal valore rigorosamente sorvegliato ed annualmente aggiornato e confrontato con altre realtà comunali.

3| Il primo compito delle istituzioni pubbliche è la difesa dei diritti individuali. Con quale criterio, allora,  possono le istituzioni mettere in pericolo l’incolumità dei cittadini, sottoponendo ad imposte dei redditi inferiori alle necessità di sopravvivenza e salute? Con che logica dal calcolo dell’imponibile non possono essere dedotte le spese di salute? Di tutti coloro che dipendono da quel reddito? Nonché le spese per il mantenimento dei figli, il cui valore è magari stato imposto da un tribunale?

4| Purtroppo, un Comune non può modificare le inique leggi tributarie delle finanziarie.
Ma ecco cosa si può fare a livello comunale:

rivalutare gli ISEE secondo criteri che deducano realmente tutte le spese necessarie alla sopravvivenza ed alla salute del contribuente e di tutti coloro che dipendono dal suo reddito.

contestare nelle sedi opportune l’iniquità dell’attuale sistema di valutazione dell’imponibile, che differisce infatti da quello dei paesi civili.

I punti di GOL: assistenza sociale

L’assistenza sociale, oggi, è incapace di aiutare chicchessia. È fonte di iniquità e ingiustizia.
È materia per i professionisti dell’assistenza che vivono alle spalle di quella. Soprattutto stranieri. Tutto ciò va cambiato.
Ma la difficoltà è che spesso il lavoro dell’assistente sociale è ostacolato da leggi e procedure nazionali.
È contro queste che il Comune, con la sua autorità, deve agire. Al fine di:

– Separare a livello organizzativo le attività assistenziali per: la tutela secondaria (cioè quando la famiglia d’origine non è in grado) degli anziani – dei minori e le adozioni – dei disabili permanenti e la tutela dei disabili parziali per l’inserimento od il reinserimento sociale ed al lavoro.

permettere all’assistente sociale di investigare sui casi singoli, superando a questo fine la subordinazione alla magistratura. Attribuire all’assistenza sociale locale capacità decisionali autonome, unitamente alla relativa responsabilità individuale.

– trasformare le elargizioni in finanziamenti, ovvero in prestiti d’onore, per abbattere i fenomeni delinquenziali associati, diminuire i costi e permettere al contempo l’allargamento ad aree più vaste delle prestazioni finanziarie.

abolire l’intera politica delle case popolari perché assurda ed ormai fonte solo di ingiustizie, malversazioni ed a volte abusi e favoritismi. Nonché gravante sui costi di costruzione delle abitazioni e quindi sulla libertà abitativa.

riservare l’assistenza sociale ai soli cittadini italiani, salvo accordi bilaterali con attribuzioni dei costi ai paesi d’origine.

proporre di associare all’assistenza sociale locale anche tutti gli altri interventi di assistenza pubblica contro l’imprevisto, attualmente attribuita ad altri istituti (finanziati all’uopo).

Intervista al candidato sindaco Sergio CELLONI su Aria Pulita

Ecco l’intervista su Aria Pulita di TV 7 Gold (canale 13) in cui il candidato sindaco Sergio CELLONI ha discusso delle strategie e linee politiche della lista civica GOL – Giustizia Onore Libertà in vista delle prossime ‪#‎elezioni‬ ‪#‎amministrative‬ di Bologna.
Una replica del programma andrà in onda per le prossime settimane alle 8, alle 13 e alle 19 circa su CANALE 13.

FIRMA PER GOL

Per presentare una lista civica sono necessarie 300 firme di cittadini. La firma non comporta iscrizione ad alcun partito o alcun pagamento.

Se vuoi contribuire anche tu puoi trovare i moduli per le firme nei nostri banchetti o nella nostra sede di Via San felice 136/a.

Per ulteriori informazioni: 051 550480 – 3481309332 (Sergio Celloni – candidato sindaco)


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Droga e spaccio: dati allarmanti

Droga e spaccio

1| Bologna al centro di un business della cocaina internazionale, dal Pilastro al Sudamerica. Non è che l’ennesima notizia a conferma di uno stato di estrema gravità ed emergenza; la nostra città non è più un luogo sicuro e lo spaccio e il consumo di droga, negli ultimi decenni, sono diventati una piaga da debellare con urgenza.

2| Ma il vero stato di emergenza di oggi sta nella diffusione della cocaina a tutti i livelli e di tutte le droghe, definitive “leggere”.

3| Noi di GOL monitoriamo con preoccupazione questa situazione e crediamo che sia quanto più necessario istituire esami tossicologici come forma preventiva e sostenere l’interdizione a posti di lavoro pubblici e di responsabilità a coloro che fanno abuso di droghe.

4| Solo una risposta energica potrà portare a risultati effettivi, solo una presa di posizione decisa da parte dell’amministrazione potrà fare di Bologna una città più sicura e vivibile.

5| Questo tema, come GOL, ci sta particolarmente a cuore, perché crediamo fortemente che Giustizia e Sicurezza siano temi cardine del nostro programma e punti fondamentali da affrontare nell’amministrazione cittadina.

Sergio Celloni

Candidato sindaco per GOL – Giustizia Onore Libertà

Attentati di Bruxelles: meno tolleranza a partire dalle nostre città ed è tempo di agire militarmente.

NON È SUFFICIENTE VERSARE LACRIME E FARE BEI DISCORSI: BASTA COI TENTENNAMENTI DA PARTE DELLA POLITICA .

Attentati di Bruxelles: meno tolleranza a partire dalle nostre città .Già cinque anni fa presentai una interrogazione sulla revisione del trattato di SCHENGEN e sulla necessità di CHIUDERE LE FRONTIERE.

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1| È finito il tempo di denunciare e condannare. Gli attentati di Bruxelles non sono rappresaglie o intimidazioni, sono veri atti di guerra. Con una differenza fondamentale, che, mentre la guerra avviene fra soldati di eserciti legittimamente costituiti, questi attentati sono deplorevoli perché rivolti a popolazioni inermi, donne e bambini, mentre svolgono le più comuni azioni di vita quotidiana.

2| Sono un attacco diretto alla democrazia, alla vita delle persone comuni, alla pace e alla società occidentale, colpevole solo di avere una politica di accoglienza e di rispetto nei confronti di popolazioni che vivono nei loro Paesi situazioni di guerra e di crisi.

3| Purtroppo queste miserie vengono strumentalizzate da gruppi fanatici e terroristici che si sono prefissati la folle idea di distruggere l’Occidente in nome di ideologie fondamentaliste.

4| Non c’è più tempo per temporeggiare, è giunto il momento di intervenire con forze militari e con organizzazioni coordinate a livello internazionale. Occorre un’intesa fra Stati efficace e pronta ad agire nell’immediato, per arginare un fenomeno che deve essere stroncato sul nascere, prima che possa sfuggire di mano.

Sergio Celloni

Candidato sindaco per la lista civica GOL – Giustizia Onore Libertà

Movida: il degrado non deve penalizzare il divertimento e la città, ci vogliono ordinanze.

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1| Il comportamento dell’amministrazione bolognese lascia alquanto perplessi: non si può per anni esibire un atteggiamento tollerante riguardo all’uso di alcolici e adesso, a poco più di due mesi dall’appuntamento elettorale, applicare una politica di intolleranza, con regole troppo restrittive, troppo ferree, difficilmente attuabili.

2| Non sarà certo la limitazione delle fasce orarie per la vendita di alcolici o un debole richiamo calcistico con cartellino giallo a risolvere la situazione di degrado ormai radicata nella città di Bologna e, in particolare, nella zona universitaria.

3| Questa sorta di proibizionismo è anacronistica quanto inefficace, mentre occorre agire più in profondità, facendo leva sul rispetto delle regole di convivenza civica, con ordinanze mirate e una buona campagna comunicativa.

4| I divieti introdotti e le multe, dai 100 ai 500 euro, somme assurde, se si pensa che molto spesso coloro che bevono vivono nell’indigenza, e certamente non risolvono il problema e il degrado che tutto ciò comporta.

5| Il problema è alquanto più complesso, occorrono risposte puntuali ed efficaci, sono i cittadini a richiederlo urgentemente, non sono più tollerabili forme di bivacco, contenitori dell’immondizia pieni di cocci di vetro, portoni imbrattati e colonne e vicoli trattati come latrine.

Sergio Celloni

Candidato sindaco per la lista civica GOL – Giustizia Onore Libertà