“Non sono cambiate le cose, è un dietrofront”
L’annuncio del Sindaco uscente di non fare il centro storico pedonale dà occasione di ribadire perché abbiamo costituito una lista civica fatta di cittadini e per proporre degli spunti di riflessione.
- Da un punto di vista economico, l’idea di Centro pedonalizzato è efficace nel lungo periodo, nel breve causa una contrazione delle entrate per i commercianti. Di conseguenza, è un buon progetto solo se lo si persegue fino in fondo. In questo modo, è solo dannoso: si è subita la stangata del calo delle vendite in questi anni e non se ne potrà raccogliere alcun frutto.
- Da un punto di vista ambientale, una città con il secondo Centro Storico più grande d’Italia, che candida i suoi portici come patrimonio dell’UNESCO, non può avere cambi di direzione come questi. Il punto non è che “i motorini inquinano meno”, o che “ci sono le bici elettriche”. E’ un dietrofront. Piuttosto, bisogna focalizzarsi sull’impatto di quei titanici autobus che affollano le viuzze medievali di una Città che, se sfruttasse a pieno il suo potenziale estetico e culturale, farebbe concorrenza a Firenze.
- Dal punto di vista della mobilità, in coerenza con la nostra proposta di spostamento delle sedi amministrative fuori dal centro storico (nel polo di piazza Liber Paradisus, con una funzione rivitalizzante), la pedonalizzazione restituirebbe la funzione primaria di polo turistico e di commercio al dettaglio.
- Da un punto di vista politico, ciò che rende un progetto concreto è la sua razionalità e ragionevolezza. Se questi due fattori sembrano venir meno in campagna elettorale, è di per sé indice del fatto che alcune affermazioni sono per sedare dei malumori. Ma questo aspetto non ci sorprende particolarmente.