1| Negli ultimi anni, politiche troppo permissive, e in realtà troppo buoniste, non hanno fatto i dovuti distinguo fra diritti dei cittadini italiani e dei nuovi cittadini. Pur senza mettere in discussione i fondamentali principi di tolleranza religiosa, occorre non incorrere in dannosi equivoci che rischiano di mettere a repentaglio le libertà di tutti.
2| In Italia ci sono centinaia di luoghi di culto islamici, ma non si tratta di moschee, bensì di sale di preghiera (musalla); le moschee in senso proprio sono poche, mentre queste sale di preghiera rappresentano veri e propri centri socio-politici-culturali musulmani. È giusto, quindi, considerare il problema nella sua complessità, ma tenendo conto del fatto che la moschea costituisce per l’Islam un importante polo politico oltre che religioso; infatti, nelle moschee, oltre alla possibilità di ricevere un insegnamento religioso, è presente anche un tribunale coranico, che non si occupa solo di questioni strettamente religiose. Tutta l’azione politica dell’Islam parte dalla moschea e ogni moschea è percepita e presentata ai fedeli come una “conquista” e come un segno del cedimento dell’Occidente; tanto più che secondo il diritto musulmano il territorio dove è sorta una moschea acquisisce una sorta di extra-territorialità e diventa terra islamica per sempre.
3| Non si tratta di ragionare se le moschee debbano essere argomento da campagna elettorale o meno, ma tutt’al più di fare alcune considerazioni fondamentali. Considerato che l’idea di una società pluralista e multiculturale dovrà essere alla base delle prossime politiche nazionali e comunali, la scommessa per formare una società più giusta e animata da reale spirito di condivisione fra cittadini, si basa su una corretta politica di integrazione.
4| Un’amministrazione attenta ai diritti dei cittadini dovrebbe avere coscienza dei rischi connessi ad operazioni politiche che, mentre si pongono a difesa di presunte libertà, di fatto contribuiscono a diffondere ideologie ultra fondamentaliste, incompatibili con la nostra tradizione culturale e religiosa, oltre che in forte conflitto con la nostra Costituzione.