1| Non esiste cittadino di Bologna che non conosca piazza Verdi. Non esiste passante che non rimanga affascinato dalla vista dell’Oratorio di Santa Cecilia, ispirato dalla musica del Teatro Comunale, o incuriosito dalla vitalità dei migliaia di studenti e lavoratori che parlano, studiano, producono.
2| Purtroppo però, non esiste cittadino che non conosca il degrado di questo meraviglioso punto d’incontro: piazza Verdi è da anni centro di spaccio, vendita abusiva d’alcolici e risse, spesso anche molto violente. Con i lavori di restauro terminati cinque anni fa, si pensava di eliminare il problema.
3| E’ giunto il momento di dire che piuttosto, il problema si è aggravato. Ed è inutile fare giri di parole: il degrado è la diretta conseguenza di una piazza abbandonata a sé stessa, da un lato senza la sicurezza delle Forze dell’Ordine, dall’altro senza la possibilità da parte dei locali di poterla riqualificare con eventi e concerti. Avere delle volanti della Polizia inattive in disparte non serve, se non sono operative. Come è solo dannoso frenare le attività commerciali, limitando la produttività ed il benessere dei cittadini.
4| E’ giunto il momento di una proposta forte e concreta per superare questa situazione che non può proseguire.
A)Debellare lo spaccio di stupefacenti è la priorità. Combattere concretamente questa piaga con interventi mirati nei momenti di criticità, e soprattutto prevenendo i momenti di tensione con il controllo attivo delle Forze dell’Ordine.
B)L’Ordinanza nel centro storico è sbagliata, a maggior ragione in Piazza Verdi. Da un punto di vista Economico, ridurre gli orari di un’attività commerciale dall’oggi al domani in maniera così radicale, limitando la libertà d’impresa, è folle. Da un punto di vista Sociale, chiudere prima i locali non diminuisce il degrado, semmai il contrario: aumenta la vendita abusiva, lo sporco, gli schiamazzi. In sintesi: non ci sono buoni motivi per mantenere questa ordinanza.
C)Restituire la Piazza a tutta la cittadinanza. La zona universitaria è una risorsa non solo economica, ma anche culturale: è giunto il momento che Bologna guardi ad essa come tale, preservandone le potenzialità e le risorse. Piazza Verdi è un crocevia di migliaia di persone e mondi diversi, ma per i residenti è spesso sinonimo di disagio. E’ dunque giusto che si riscopra centro di interesse anche per i Bolognesi, permettendo alle attività commerciali di utilizzare gli spazi per eventi pubblici, sociali e culturali.
5| Sono proposte a costo nullo per il Comune, che aumentano la sicurezza, aiutano le attività e restituiscono decoro a uno splendido centro d’incontro, che non merita di essere abbandonato in questo stato.